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1) Dizion. 5° Ed. .
CENTO
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CENTO.
Definiz: Add. numerale cardinale. Che contiene dieci diecine, o Che è formato di dieci diecine.
Dal lat. centum. –
Esempio: Dant. Inf. 15: O figliuol, disse, qual di questa greggia S'arresta punto, giace poi cent'anni Senza arrestarsi quando il fuoco il feggia.
Esempio: E Dant. Purg. 14: E cento miglia di corso nol sazia.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 59: Intendo di raccontare cento novelle.
Esempio: Torric. Lez. 8: Bisognerà che abbia forza maggiore che di cento libbre.
Definiz: § I. Cento si unisce con gli altri numeri semplici e composti, e se ne formano le voci Centuno, Centodue, Centotre, Centoquattro ec., Centodieci, Centundici ec., Centoventi ec. Centoquaranta, e così di seguito fino a Centonovantanove. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 138: Era antico di ben centodieci anni.
Esempio: Vill. M. 1, 219: Era venuta innanzi [la cava] centottanta braccia.
Esempio: Varch. Stor. 2, 262: E 'l numero de' cavalli,.... i quali erano centodue.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 295: Delle quali [persone] non ve n'erano più che cento trenta in circa atti a combattere.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 226: Sarà la porzione della linea proposta, che alli centotredici centonovantasettesimi si agguaglia.
Definiz: § II. Talvolta Cento, nel comporsi con certi numeri, si accorcia per apocope in Cen; ma ciò più comunemente nel parlar familiare. Così dicesi Cenquattordici, Cendiciassette, Cendiciotto, Cendiciannove, Cenventuno ec., Centrentuno ec., Cenquaranta, Cencinquanta, Censessanta, Censettanta e Cennovanta. –
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 187: Più di censettant'anni cultivarono li iddii senza idolo.
Esempio: E S. Ag. C. D. 6, 231: Allora era Jacob di centrent'anni.
Esempio: Vill. G. 447: Cencinquanta de' suoi cavalieri mandò incontro all'oste de' Fiorentini.
Esempio: Baldin. Art. int. 44: Diede fuori di sua propria invenzione la storia evangelica delle Vergini prudenti;.... e tante altre dopo queste, che giungono fino al numero di censessanta.
Esempio: Magal. Lett. 1, 92: Cenquaranzeesima per 146.a fu dibattuto un pezzo; e sappiate che io inclinava a metterla in numeri, e sfuggire le batoste, come quel buon uomo si salvò col Coss. Tert.
Definiz: § III. Per le forme dell'Adiettivo ordinale e partitivo di Cento quando è congiunto con altri numeri;
V. Centesimo, § II.
Definiz: § IV. Cento adoperasi indeterminatamente per Numero grande di checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Fatto v'avete Dio d'oro e d'argento; E che altro è da voi all'idolatre, Se non ch'egli uno, e voi n'orate cento?
Esempio: E Dant. Inf. 21: Poi l'addentar con più di cento raffi.
Esempio: Savonar. Pred. 11: Saprei ancora io trovare cento detti della Scrittura a mio proposito.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 103: Angelica e Medor con cento nodi Legati insieme e in cento lochi vede.
Esempio: Bern. Orl. 40, 1: Ch'un disordin che nasca ne fa cento.
Esempio: Cellin. Vit. 235: Io cognosco, che tu sei un diavolo ingegnoso, che ti fuggiresti; però io ti vo' fare rinchiudere con cento chiave, acciocchè tu non mi fugga.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 36: Il segretario del vicerè, frodolente e maligno egli solo più che cento altri insieme che n'erano in quella corte, gli accusò ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 57: Il popolo, che a nuvoli si reca Da cento parti, da cento paesi, Domanda ec.
Definiz: § V. Cento adoperasi anche con senso di adiettivo ordinale, dicendosi L'anno cento, Il volume cento, e via discorrendo, per L'anno centesimo, Il volume centesimo ec.
Definiz: § VI. E in forza di Sost. per Centinaio, nel qual senso è anche declinabile. –
Esempio: Bocc. Teseid. 7, 19: E credesi che non ne fosser guari Rimasi al mondo di tal condizione, Così gentili e per prodezza pari Qual era quivi l'uno e l'altro cento.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 3, 335: Come quegli de' Dieci mi dessono favore, voglio che si senti da altri; però che v'era presenti parecchi centi di persone.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 80: Che vi staranno a sessanta per cento.
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 93: In tanti centi e centi d'anni non sono [le favole] più quelle stesse.
Esempio: Cecch. Corr. 1, 3: Aveva vinto Parecchi centi e miglia' di ducati.
Esempio: Speron. Op. 5, 62: La dote della Lucietta sarà in contanti ducati due mille, mille di fondi in ragione di cinque per cento.
Esempio: Dav. Tac. 1, 56: Chiedendo il popolo, che l'un per cento delle vendite posto, al fine delle guerre civili si levasse.
Esempio: Menz. Sat. 1, 8: Intanto voi con artificio raro Seguitate a dar scrocchj, e 'l cento a venti, Giusta all'arte che i padri v'insegnaro.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 260: Tuttaquanta la spesa per ridurre usabile l'edifizio, che vi è di presente, si ristrignerebbe a pochi centi di scudi.
Definiz: § VII. E pure in forza di Sost. per l'Anno cento, ossia centesimo.
Definiz: § VIII. Cento tanto, L'un cento o Ognun cento più, ovvero maggiore, si disse a significare Cento volte più, A cento doppj. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 29: E d'ogni cosa, che l'uomo per lui lassa, [Gesù Cristo] promette e dà in questa vita cento tanto, e in fine vita eterna.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 2, 45: E diventa maggior per ogn'un cento.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 142: O s'egli è stato renduto tante grazie e fatti tanti onori al mio asino, or non me ne sarà egli rendute per ognun cento.
Esempio: Cellin. Vit. 55: Con tutto che il detto valente uomo molto bene me gli pagasse, fu l'un cento maggiore l'onore che mi apportorno.
Esempio: E Cellin. Vit. appr.: Tutti quelli che egli avea medicati si condusson tanto male, che l'un cento eran peggio che prima.
Definiz: § IX. A cento, o A cento a cento, posto avverbialm., vale In gran quantità. –
Esempio: Filic. Poes. tosc. 483: Se sossopra volti Se stesso il mondo, ed in me sol rivolti Fuor de' tartarei chiostri Spietatamente orrendi a cento a cento Escan d'Averno i mostri.
Definiz: § X. Novantanove per cento, posto avverbialm., vale Con grandissima probabilità; e in questo senso trovasi detto anche A novantotto per cento. –
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 307: Ora io credo a novantotto per cento, che qualcuno abbia voluto provarsi se sapeva contraffare il Boccaccio.